Attraverso questo strumento, i controlli arrivano a coinvolgere anche tutte le filiere dei prodotti ortofrutticoli di fornitori nazionali e locali, con 832 fornitori e più di 70.000 aziende agricole, attraverso un monitoraggio specifico. In caso di non-conformità alle tematiche in oggetto, Coop richiede un immediato piano di miglioramento o, in relazione alla gravità, può anche decidere di escludere un determinato fornitore o subfornitore.

Dall’inizio della campagna, ben 1.209 aziende agricole sono state sottoposte a controlli secondo piani di verifica. Sono state identificate 13 filiere ortofrutta maggiormente critiche, con risultati incoraggianti:
 

• Vi sono stati pochissimi casi in cui Coop è stata costretta a sospendere immediatamente le aziende (dal lancio della campagna sono state 11 le aziende espulse);
• Sono state individuate alcune problematiche relative alle norme sulla sicurezza dei lavoratori, in seguito alle quali è stato definito un percorso di risoluzione in tempi brevi;
• In tutti gli altri casi non sono state rilevate non-conformità critiche quali caporalato, lavoro minorile, lavoro nero, episodi di violenza o discriminazione.

Inoltre, a tutti i fornitori di ortofrutta a Marchio Coop e a quelli di pomodoro da trasformazione è stato richiesto di far aderire le loro aziende alla “Rete del lavoro agricolo di qualità” (iniziativa del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, del Ministero delle Politiche alimentari e forestali, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dell’Inps).